Piano Nazionale Cronicità: riorganizzare l’assistenza tra crescente prevalenza e risorse limitate

Conquiste del Lavoro – Anno 2024 – 7 Settembre
Le malattie croniche, caratterizzate da condizioni patologiche irreversibili e da un progressivo declino delle funzioni fisiologiche, richiedono un’assistenza a lungo termine. Queste malattie impongono un trattamento continuo, spesso per anni o decenni, influenzando profondamente la qualità e l’aspettativa di vita. In Italia, circa 24 milioni di persone convivono con malattie croniche, con una prevalenza maggiore tra gli anziani, soprattutto le donne oltre i 55 anni. L’incidenza di queste patologie è aumentata negli ultimi decenni a causa dell’allungamento dell’aspettativa di vita. Entro il 2050, la popolazione anziana è destinata a crescere ulteriormente, con significative implicazioni per la sanità. I principali fattori di rischio per queste malattie sono spesso modificabili, come una dieta poco sana, il fumo e la scarsa attività fisica, mentre altri, come l’età avanzata e la genetica, non lo sono. Il Piano Nazionale della Cronicità (PNC) aggiornato mira a riorganizzare la gestione delle malattie croniche in Italia, focalizzandosi sull’assistenza territoriale, il ruolo dei medici di famiglia, l’aumento delle cure domiciliari, l’uso della tecnologia e la personalizzazione delle cure. Il PNC mira a uniformare le attività sanitarie per le malattie croniche in Italia, adottando un approccio centrato sulla persona e migliorando l’organizzazione dei servizi. Gli obiettivi principali includono facilitare l’accesso alle informazioni per i pazienti, potenziare la loro capacità decisionale e migliorare la qualità dell’assistenza, con un beneficio anche per i professionisti sanitari. Il PNC si sviluppa in cinque fasi: stratificazione dei pazienti per personalizzare le cure, promozione della salute e prevenzione, gestione integrata del paziente, coinvolgimento attivo di pazienti e caregiver, e monitoraggio delle cure in linea con i modelli organizzativi e assistenziali previsti, come il DM 77/2022, e con il Nuovo Sistema di Garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza (NSG-LEA). Tuttavia, il successo del PNC è fortemente legato alla disponibilità di risorse finanziarie adeguate. Il piano non prevede nuovi finanziamenti, ma si basa sulle risorse esistenti, sollevando dubbi sulla sua effettiva realizzazione. La gestione delle malattie croniche assorbe circa l’80% dei costi sanitari e, senza un adeguato supporto finanziario, rischia di mettere a dura prova il sistema sanitario italiano. La variabilità dei costi tra i diversi medici, influenzata da fattori come l’età e il genere degli assistiti, nonché dalle patologie presenti, sottolinea la necessità di una gestione più efficiente e uniforme delle risorse disponibili. Il Piano rappresenta un passo fondamentale per affrontare l’emergenza delle malattie croniche in Italia, ma la sua efficacia dipenderà dalla capacità di garantire risorse sufficienti e di implementare le strategie previste in modo uniforme su tutto il territorio nazionale.