L’impatto dei social media sulla salute mentale dei giovani: tra dipendenza e dubbi

Conquiste del Lavoro – Anno 2024 – 18 Maggio
La questione del ruolo dei social media nella salute mentale dei giovani è complessa e in continua evoluzione. Gli studi finora condotti non hanno ancora raggiunto un consenso definitivo. Alcune ricerche suggeriscono un impatto negativo sull’attenzione selettiva, la concentrazione, il pensiero critico, la creatività e altri processi cognitivi. Al contrario, altri studi suggeriscono che l’uso dei social possa favorire lo sviluppo di nuove abilità cognitive e sensoriali attraverso la formazione di nuove connessioni neurali. La ricerca continua a esplorare questi effetti contrastanti per comprendere appieno l’impatto dei social media sulla salute mentale dei giovani. Negli ultimi dieci anni, i tassi di malattie mentali tra gli adolescenti, come ansia e depressione, sono aumentati in modo significativo. Ciò è evidente anche dai dati relativi alle visite al pronto soccorso per autolesionismo e al tasso di suicidio, che hanno registrato aumenti preoccupanti, sia tra le ragazze che tra i ragazzi. Questa tendenza si osserva anche in diversi paesi europei. Secondo lo psicologo Jonathan Haidt, la crisi di salute mentale è alimentata dall’ampia diffusione degli smartphone, dei social media e dei giochi online, creando dipendenza. La sua recente pubblicazione lo definisce addirittura ‘il Grande ricablaggio dell’infanzia’. Tuttavia, rimane incerto quali fattori, tra contenuto, durata e frequenza d’uso, siano più determinanti. La mancanza di consenso sulla regolamentazione e il focus della ricerca sui giovani rendono la comprensione del fenomeno ancora parziale. È necessario ampliare la ricerca per valutare l’impatto di un’infanzia sempre più orientata verso gli smartphone sullo sviluppo cognitivo dei bambini. Un progetto “Smart Schools” dell’Università di Birmingham sta confrontando gli effetti sulla salute mentale e fisica dei bambini che frequentano scuole con politiche di limitazione dell’uso del cellulare rispetto a quelli che frequentano scuole senza tali restrizioni. Coinvolgendo 30 scuole e oltre 1.000 studenti. Nel frattempo, è in attesa di risultati, i bambini vivono in un mondo digitale senza restrizioni, poiché le piattaforme social non sono state progettate pensando a loro, sollevando dubbi sull’effetto dell’uso eccessivo dei social sullo sviluppo cerebrale. L’uso eccessivo dei social media può sovra stimolare il centro di ricompensa del cervello, portando a comportamenti simili alla dipendenza. Durante l’adolescenza, periodo sensibile dello sviluppo cerebrale, l’uso frequente dei social può influenzare negativamente funzioni cruciali come l’apprendimento emotivo, il controllo degli impulsi e la regolazione emotiva. Inoltre, vi è una correlazione tra l’uso dei social e la scarsa qualità del sonno, il quale è fondamentale per il benessere cognitivo e emotivo. La mancanza di sonno può contribuire al deterioramento cognitivo e aumentare il rischio di autolesionismo e suicidio, specialmente tra i giovani geneticamente vulnerabili.