Quale percorso da intraprendere per la presa in carico della persona

Conquiste del Lavoro – Anno 2023 – 11 Marzo

PNRR Case della Comunità (CdC): modelli di integrazione e dei servizi

Una missione(M6), due componenti(C1-C2), due riforme ed otto interventi per un ammontare di 15.63 miliardi di euro. Sono i numeri che caratterizzano la Missione 6 Salute del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Un piano che dovrà traghettare il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) verso un cambiamento che garantisca, nel corso degli anni, una risposta omogenea ai bisogni di cura in tutte le aree del nostro Paese. Le finalità della M6C1, presentano una prima attuazione dei nuovi modelli territoriali proposti dal testo del D.M 77/22, con lo stanziamento di risorse economiche pari a 2 miliardi di euro, attraverso l’istituzione di almeno 1.350 Case della comunità, assieme ad altri interventi, volti all’obiettivo di arrivare a giugno 2026, con la presa in carico di almeno 800.000 persone con oltre 65 anni. Secondo l’indagine 2022 prodotta da Italia Longeva, il fronte dell’assi stenza domiciliare è stato finora insoddisfacente. Nel 2019 gli assistiti rappresentavano il 2,83% degli over 65, nel 2020 il 2,81% e nel 2021 il 2,89%. Le CdC, esprimono in quest’ottica, quei luoghi fisici di prossimità ai quali accedere per bisogni di assistenza sanitaria e socio-sanitaria Le CdC, riproducono un nodo centrale della rete dei servizi territoriali, costituita secondo il modello “hub & spoke”. Centralità, svolta sul lato del governo della domanda, data dalla presa in carico della persona e della comunità di riferimento; sul lato del governo dell’offerta, data dal lavoro multi- professionale; sul lato della governance, data dal coinvolgimento attivo della comunità e dei pazienti. Il D.M. n. 77/2022 ha previsto la presenza di almeno una CdC hub ogni 40.000/50.000 abitanti, la quale dovrà essere dotata di 8-12 infermieri di famiglia o comunità (di cui 1 coordinatore infermieristico; 2/3 infermieri per le attività ambulatoriali; 1/2 infermieri l’attività di triage e di valutazione dei bisogni di salute; 4-6 infermieri per l’assistenza domiciliare di base, attività di prevenzione e teleassistenza); 5-8 unità di personale di supporto. Le CdC spoke dovranno garantire assistenza medica almeno per 12 h al giorno per 6 giorni alla settimana, le quali diventano 24 h al giorno, 7 giorni su 7, in quelle hub. In conclusione, il PNRR, munito da una accurata programmazione delle attività e delle risorse, ha indicato un percorso da intraprendere, al fine di superare le criticità in modo efficace e sostenibile. Il domani? Non siamo più nella logica dell’amministrazione del “day after day”. Gestire queste complessità, richiede un alto livello di management e un corposo investimento sul personale. Creare all’interno di queste strutture distrettuali, delle squadre di lavoro con alte capacità di governance. Requisiti indispensabili, per un sistema sanitario all’altezza, efficace, efficiente ed equo, nella promozione della salute.