Reti familiari, associazioni modello di solidarietà e partecipazione

Conquiste del Lavoro – Anno 2023 – 25 Novembre
Una ricerca promossa dal Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla famiglia, in collaborazione con l’Associazione Nonni 2.0 e la FAFCE
L’ associazionismo familiare cattolico in Europa è stato analizzato da una ricerca promossa dal Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla famiglia, in collaborazione con l’Associazione Nonni 2.0 e la Federazione delle Associazioni familiari cattoliche in Europa (FAFCE). Dall’anali si sulle reti associative di carattere familiare analizzate, emerge come le relazioni improntate alla reciprocità, alla solidarietà e alla gratuità che le caratterizzano, siano oggi al centro della sfera pubblica europea. Associazioni, sorte in gran parte per sostenere i diritti socio-politici della famiglia, altre per rispondere ai bisogni delle famiglie associate. Tra le attività, quelle di informazione e formazione sono le più praticate e comprendono la promozione di eventi, conferenze, attività socio- educative, progetti editoriali, azioni di formazione e supporto, attività di sensibilizzazione sulle questioni di genere e sulle pari opportunità per uomini e donne e incontri e corsi per giovani sulla vita e la sessualità responsabile. Inoltre, vengono promosse azioni di promozione che includono la collaborazione con altri enti e associazioni. Appare significativa l’attenzione verso giovani e minori, che si realizza attraverso attività nelle scuole, promuovendo azioni di prevenzione per i minori a rischio e attraverso l’inclusione dei giovani e/o l’integrazione dei disabili. Infine, le azioni di sostegno, sebbene risultino le meno praticate, rilevano un forte impegno verso le famiglie attraverso il supporto familiare, in particolare alle madri, ai bambini alle donne in gravidanza bisognose. La spinta verso l’appartenenza associativa, è data dalla condivisione di progetti e prospettive, dal desiderio di essere informati, da uno spiccato orientamento alla solidarietà, dalla volontà di difendere i propri diritti, la partecipazione e l’impegno. Il modello familiare sostenuto dalle associazioni, è orientato all’agency familiare, ovvero alle capacità creative e di azione dell’organizzazione familiare all’interno del contesto sociale. In controtendenza rispetto al modello privato del familiare tipicamente moderno, le organizzazioni sono improntate alla familiarizzazione del contesto sociale, inserendosi, al pari di altri attori pubblici o privati, in uno spazio aperto all’interazione e alla cooperazione per la realizzazione di un bene comune. Da un punto di vista operativo, l’apertura alla sfera pubblica viene esplicitata mediante l’organizzazione della rappresentanza politico-sociale degli associati, che si coniuga all’interesse, ai bisogni e all’esperienza dei membri familiari dell’organizzazione, determinando la stretta incidenza tra gli aspetti pro-sociali e l’apertura civico-politica delle organizzazioni di terzo settore al contesto pubblico. Lo stato di bisogno, di cui le famiglie che compongono le diverse organizzazioni sono portatrici, si traduce, nella dimensione associativa, in una volontà di agire collettivamente per trovare una risposta a più livelli.