Spiritualità e medicina: nuovi confini nel curare e prendersi cura

Conquiste del Lavoro – Anno 2023 – 28 Ottobre
Malattia, dolore, e cura sono tra le dimensioni più profonde dell’esistenza umana. E per questo chiamano sempre in causa la dimensione religiosa e sono attraversate dalla spiritualità. Grazie al conforto, al sostegno e alla preghiera, i malati e anche chi si prende cura di loro, ogni giorno, sperimentano l’interazione tra le condizioni fisiche e quelle spirituali » . Così S. E. Mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico dell’Università Cattolica, aprendo l’in contro di presentazione del libro “ La spiritualità del prendersi cura: la forza dell’amore nel dolore” di Paola Argentino ( ed. Mondadori Università), psichiatra e direttrice dell’Istituto di Neuroscienze e Gestalt Therapy ‘ Nino Trapani’, presentato il 19 ottobre nel campus di Roma. La narrazione al servizio della Medicina che utilizza il potere del racconto nelle relazioni terapeutiche, grazie all’ascolto, alla lettura, alla scrittura al fine di sviluppare non solo l’empatia nel rapporto medico- paziente, ma anche di arrivare a terapie più mirate attraverso diagnosi condivise, basate certamente sull’evidenza clinica che, proprio grazie alla narrazione, si arricchisce di una più accurata indagine. Su una dimensione profonda e integrale del prendersi cura, con particolare riguardo alle cure palliative, si è incentrato l’intervento della Senatrice Paola Binetti: « Dobbiamo guardare e impegnarci per uno stile diverso di fare medicina, le cure palliative ce lo hanno dimostrato: prendersi cura della persona, particolarmente nella fase più delicata e fragile della sua esistenza, allunga realmente la vita. Non abbiamo tanto bisogno di nuovi spazi, quanto di estendere questa peculiare terapia in tutte le dimensioni della cura, affinché la presa in carico del paziente non riguardi solo il suo corpo, ma tutta la sua persona » . « Atlante, Chirone, Perseo: tre miti, raccontati e analizzati nel libro, per richiamare l’attenzione sulle sfide e sulle difficoltà di chi si prende cura del malato e che – nel prestare la propria opera – si può scoprire fragile e vulnerabile esperienze del quotidiano per chi lavora in ospedale e chi si confronta con il malato inguaribile, così nel suo intervento la professoressa Maria Luisa Di Pietro direttrice del Master in Psico oncologia e del Master in Pastoral Counselling per il benessere psicofisico e spirituale. Medicina e spiritualità – ha detto Paola Argentino – da sempre considerati in antinomia scientifica, quali ossimori inconciliabili, diventano nelle spiritual care un binomio inscindibile, alleati contro il dolore, nel prendersi cura, della sofferenza psichica. La spiritualità` si colloca nel qui ed ora della relazione di aiuto, come totalità delle risorse personali e relazionali che danno pienezza di vita al soggetto, ai familiari, ai curanti e, in definitiva, all’intero universo superando la contrapposizione tra scienza e fede, con la spiritualità elemento unificante del prendersi cura.