OMS: necessario un impegno globale per contrastare la crescente inattività fisica

Conquiste del Lavoro – Anno 2024 – 29 Giugno
Quasi un terzo ( 31%) degli adulti in tutto il mondo, circa 1,8 miliardi di persone, non ha raggiunto i livelli raccomandati di attività fisica nel 2022. Si assiste così ad una tendenza preoccupante all’inattività fisica tra gli adulti, che è aumentata di circa 5 punti percentuali tra il 2010 e il 2022. Se la tendenza continuerà, si prevede che i livelli di inattività aumenteranno ulteriormente fino al 35% entro il 2030. Un trend che allontana sempre di più dall’obiettivo globale di ridurre l’inattività fisica entro il 2030. Questo il quadro tratteggiato da uno studio condotto da ricercatori dell’Oms insieme a colleghi accademici e pubblicato sulla rivista The Lancet Global Health. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda per gli adulti 150 minuti di attività fisica di intensità moderata o 75 minuti di attività fisica di intensità vigorosa, o equivalente, a settimana. L’inattività fisica espone gli adulti a un rischio maggiore di malattie cardiovascolari come infarti e ictus, diabete di tipo 2, demenza e tumori come quello al seno e al colon. Il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha sottolineato l’importanza di aumentare l’attività fisica per ridurre il cancro, le malattie cardiache e migliorare il benessere mentale. Ha chiamato a un impegno rinnovato con politiche rafforzate e maggiori finanziamenti per contrastare la tendenza all’inattività. I tassi più alti di inattività fisica sono stati registrati nella regione ad alto reddito dell’Asia Pacifico (48%) e dell’Asia meridionale ( 45%), con variazioni in altre regioni dal 28% nei paesi occidentali ad alto reddito al 14% in Oceania. L’OMS segnala preoccupanti disparità di genere e età nell’inattività fisica: le donne sono meno attive degli uomini, con tassi rispettivi del 34% e 29%, e in alcuni paesi la differenza raggiunge i 20 punti percentuali. Inoltre, gli over 60 sono meno attivi degli altri adulti, evidenziando la necessità di promuovere l’attività fisica tra gli anziani. Tuttavia, ci sono segnali di miglioramento: quasi la metà dei paesi ha visto progressi negli ultimi dieci anni, e 22 paesi potrebbero raggiungere l’obiettivo di ridurre l’inattività del 15% entro il 2030 se le tendenze attuali continuano. L’Oms invita i paesi a rafforzare la loro attuazione delle politiche per promuovere e consentire l’attività fisica attraverso lo sport di base e di comunità e attività ricreative e trasporti attivi ( camminare, andare in bicicletta e utilizzare i trasporti pubblici), tra le altre misure. La promozione dell’attivi tà fisica va oltre la promozione della scelta dello stile di vita individuale: richiederà un approccio dell’intera società e la creazione di ambienti che rendano più facile e più sicuro per tutti essere più attivi nel modo in cui preferiscono e raccogliere i numerosi benefici per la salute derivanti da un’attività fisica regolare. L’obiettivo sarà ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle misure che promuovono l’attività fisica.