L’evoluzione della professione sanitaria: tecnici di laboratorio al centro dell’innovazione

Conquiste del Lavoro – Anno 2024 – 6 Gennaio
Il 22 dicembre si è celebrata la Giornata nazionale dei Tecnici sanitari di laboratorio biomedico. Professionisti sanitari che, dietro le quinte, contribuiscono a diagnosticare, monitorare e prevenire le malattie, a supporto delle decisioni cliniche e della persona assistita. Una professione che nasce da un’esigenza della comunità: la necessità di dare una risposta ad un quesito diagnostico in maniera precisa, affidabile e rapida. Spesso invisibili, ma costantemente presenti quando una provetta di sangue arriva in laboratorio per controllare la glicemia, quando c’è bisogno di una trasfusione di sangue con la sacca che deve essere sicura e compatibile con il gruppo sanguigno del paziente che deve essere trasfuso, oppure quando il tampone deve dirti che infezione si ha contratto è la giusta terapia per sconfiggerla e quando serve un’analisi del DNA per conoscere lo stato di salute del proprio bambino. Una professione caratterizzata da un preciso percorso di studi, con una laurea triennale della classe delle lauree della scuola di medicina, ed il successivo superamento di un esame di abilitazione. Il percorso fondamentale di diagnosi, assistenza e cura dei pazienti basato sulla affidabilità dei dati ricavati attraverso competenze specifiche e in continua formazione. Una professione che avrà importanti prospettive di allargamento nell’area dirigenziale e mondo. Per quanto concerne il mondo accademico una professione che soffre più delle altre; infatti, ad oggi, i Tslb non hanno nessun professionista docente del settore scientifico disciplinare dello specifico professionale. La coesistenza nella stessa professione di molteplici settori ha portato ad una frammentazione dei saperi che ha fatto in modo di creare delle micro- specializzazioni sul campo. Nei prossimi anni, l’evoluzione dei dati demografici ed epidemiologici determinerà una crescita della domanda di cura e di assistenza. Il settore sanitario, inoltre, si caratterizzerà ancor più quale settore innovativo anche in termini di investimenti e ricerca tecnologica. La domanda di professionisti sanitari tenderà pertanto ad aumentare e richiederà di mantenere una rete formativa diffusa, capace di adattarsi sia in termini quantitativi che qualitativi all’evoluzione del sistema. Stiamo attraversando una fase di trasformazione di natura sperimentale, che necessita di essere approfondita. In questa prospettiva dell’innovazione deve essere analizzata relativamente alle dinamiche con la persona assistita, a quelle fra i diversi professionisti portatori di interesse all’interno della comunità. Il TSLB non può rimanere fuori dai movimenti di modernità che si stanno concretizzando, nella “Missione 6 e 5 del PNRR e dovrà essere protagonista dell’obiettivo che prevede “la casa come primo luogo di cura e telemedicina”. Non soltanto nei rapporti d’équipe multi professionali ma anche in un moderno approccio, diretto, verso la persona assistita articolando forme di comunicazione personalizzate, efficaci e rassicuranti.