Le morti bianche rappresentano una emergenza nazionale
Mettere al centro la persona significa creare le condizioni per un’effettiva economia sociale di mercato

Conquiste del Lavoro – Anno 2024 – 1 Giugno
A colloquio con l’On. Luca Sbardella (FDI) membro della Commissione Parlamentare per l’Indirizzo Generale e La Vigilanza dei Servizi Radiotelevisivi e della Commissione Affari Costituzionali Della Presidenza Del Consiglio e Interni
Onorevole, la presidente Rai Marinella Soldi in audizione in Commissione di vigilanza, ha sottolineato l’importanza di attrarre e motivare giovani talenti per aumentare competitività sul mercato, considerando le attuali difficoltà nel nominare dirigenti sotto i 40 anni.
Sono aspetti importanti per il futuro del servizio pubblico. Il rinnovamento è certamente auspicabile sotto tutti i punti di vista. Credo sia inoltre particolarmente rilevante una ritrovata attenzione alle tematiche che possono riguardare direttamente le nuove generazioni. Da questo punto di vista è particolarmente apprezzabile la nuova attenzione che si vuole dare a temi come lo sport e la cultura che da sempre rivestono un ruolo fondamentale nell’avvicinare i giovani all’impegno sociale. La Rai può e deve incoraggiare – anche attraverso il racconto di storie dal forte valore simbolico – comportamenti virtuosi, anche sotto l’aspetto dell’impegno delle giovani generazioni nel volontariato, nel terzo settore e nel sociale.
In merito alla proposta di Maria Elena Boschi di trattare giornalisti e opinionisti come politici nei talk show e nei telegiornali durante la par condicio, cosa pensa riguardo alle implicazioni per la libertà di stampa e il pluralismo dell’informazione.
Molto è stato detto sul ruolo dei giornalisti nel talk show, così come molto è stato detto sull’effettiva attualità e correttezza della par condicio. Da un lato registro che la militanza politica trova spesso in alcuni professionisti dell’informazione una radicalità addirittura superiore a quella che si registra negli esponenti politici. Alcune candidature, anche alle imminenti elezioni europee, di chi fino al giorno prima si professava imparziale e terzo rispetto alle dinamiche politiche, credo rappresentino la migliore dimostrazione di un’ipocrisia che ha ben poco a che fare con la deontologia professionale. Per quanto riguarda la par condicio, i bizantinismi che hanno impedito al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni di confrontarsi pubblicamente con la leader del principale partito di opposizione appartengono a mio avviso a una stagione politica vecchia e non in linea con il sentimento dei cittadini, dei telespettatori e degli elettori. Anche per questo, nei prossimi mesi saremo impegnati, anche in Commissione di vigilanza, per rendere le regole che disciplinano le campagne elettorali condivise e, al tempo stesso, al passo con i tempi.
Il consorzio Media Freedom Rapid Response riunitosi a Roma metà maggio scorso, parla di preoccupanti ingerenze politiche e minacce all’indipendenza e il pluralismo essenziali per una stampa libera.
Tali preoccupazioni normalmente sono veicolate da quei partiti e da quegli esponenti politici che pensano che parlare male del Sistema Italia, soprattutto quando si è all’estero, possa portare alla loro parte politica consensi e attenzioni. Non vedo ingerenze politiche o minacce all’indipendenza dell’informazione se non da parte di chi ritiene di rappresentare la verità assoluta, considerando ogni altra voce un ostacolo ai propri interessi personali. Fratelli d’Italia rappresenta una storia e un’area politica per troppo tempo escluse dai grandi mezzi di informazione e dai principali strumenti di comunicazione. Per questo siamo e saremo sempre a favore di un vero e autentico pluralismo, in cui tutte le voci devono avere il diritto di esprimersi e in cui sono i cittadini con il loro voto a decidere a chi spetta l’onore e l’onere di rappresentarli e, conseguentemente, chi è chiamato ad assumere la responsabilità di governo.
Dopo le forti critiche riguardo al redditometro come intende il governo affrontare “l’errore comunicativo” relativo al redditometro per rassicurare oltre gli alleati soprattutto le preoccupazioni dei contribuenti sul non ritorno a questo strumento a dir poco impopolare.
Lo ha detto giustamente lei. Si tratta di un errore comunicativo che è stato immediatamente chiarito dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La vera sfida è quella di una riforma del Fisco che abbiamo messo in cantiere sin dall’inizio della Legislatura e che dovrà mettere tutti in condizioni di contribuire alle finanze dello Stato, in maniera equa e senza violare la privacy di ognuno. Per questo sono certo che già nei prossimi mesi le proposte sul tema del Governo e della maggioranza parlamentare sapranno rappresentare un’inversione di tendenza importante rispetto ad un recente passato in cui si è troppo spesso messo le mani nelle tasche dei cittadini onesti.
La scia di sangue dei morti sul lavoro continua l’ultimo Incidente in cantiere alla metro linea 1 a Napoli. Tra le tante proposte della FILCA- CISL, lo scorporo dei costi della sicurezza dal ribasso d’asta, la formazione obbligatoria preventiva sulla sicurezza, Quali passi concreti per ridurre gli incidenti mortali nei cantieri e garantire migliori condizioni di lavoro?
Le morti bianche rappresentano una vera e propria emergenza nazionale. La civiltà del lavoro oggi passa soprattutto per condizioni di prevenzione e di sicurezza che possano mettere tutti i lavoratori nella condizione di svolgere la propria attività senza rischi per la propria incolumità fisica. Da questo punto di vista, le proposte della CISL, al pari di altre iniziative preannunciate da parte del Governo e dal Parlamento, rappresentano un primo fondamentale passo per creare sui luoghi di lavoro reali ed effettive condizioni di sicurezza e di benessere psicologico e fisico per ogni lavoratrice e ogni lavoratore. Per questo, c’è bisogno anche – a mio avviso – di una vera e profonda innovazione culturale che ponga sempre e comunque al centro la persona e non il profitto a qualunque costo. Si tratta di un tema che mi sta particolarmente a cuore anche perché il mondo del lavoro sta cambiando sempre più velocemente, anche in conseguenza delle innovazioni tecnologiche che vedranno un ruolo sempre più attivo dell’industria 4.0 e dell’impiego dell’Intelligenza artificiale. Mettere al centro la persona, come dicevo, significa quindi creare le condizioni per un’effetti va economia sociale di mercato che contempli allo stesso modo l’iniziativa di impresa e il ruolo delle lavoratrici e dei lavoratori. Un obiettivo che sarà possibile anche grazie all’iniziativa legislativa sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese che, d’intesa con alcune importanti realtà sindacali, stiamo portando avanti nell’esclusivo interesse della nostra comunità nazionale.