Inquinamento da polveri sottili: Insetti indicatori per la salute e per l’ecosistema

Conquiste del Lavoro – Anno 2023 – 2 Settembre
L’ inquinamento della popolazione europea deriva dalla consapevolezza in special modo che l’impatto delle polveri sottili sia rilevante sulla salute. il progetto europeo Escape ad esempio ha valutato gli effetti, sulla popolazione, dell’esposizione a lungo termine al particolato atmosferico, alle polveri sottili e ai composti azotati. Tra gli aspetti più rilevanti oggetto di studio: l’insorgenza di malattie respiratorie nei bambini e nell’adulto, l’insorgenza di malattie cardiovascolari negli adulti, l’impatto sulla mortalità generale e per cause specifiche e sull’incidenza di tumori. Inoltre le polveri sottili che respiriamo in città derivano da diverse fonti di emissione e che quelle più fini (sotto al micron di diametro) sono per l’80% derivanti dal sistema frenante e dagli pneumatici dei veicoli. Un altro studio interessante è stato realizzato da un gruppo di ricercatori in entomologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore per comprendere i fattori di inquinamento dell’aria che respiriamo. Sono state studiate le api e i loro prodotti, che conservano le tracce di metalli pesanti e diossine con tre alveari posizionati in un’area verde di Milano. I risultati dello studio sfatano un falso mito sugli inquinanti derivanti dal traffico. Infatti, si crede che siano soprattutto dovuti ai combustibili fossili ma in realtà quelle emissioni sono molto controllate, anche grazie al filtro antiparticolato. La ricerca evidenzia invece come esista un altro tipo di emissioni, quasi ignoto, dovuto al sistema frenante e all’attrito delle parti meccaniche della macchina, nonché della gomma dei penumatici che si deposita sull’asfalto. Il sistema frenante è il responsabile delle polveri ultra fini, quelle che per la loro piccolissima dimensione entrano nel sangue e sono pertanto ancora più pericolose, come i metalli pesanti: ferro, cromo, manganese, zinco e bario. Le api sono ottimi bioindicatori degli stress ambientali, nei loro prodotti si rintracciano diossine, metalli pesanti e pesticidi, ma in quantità minime e non pericolose per la salute. Le api impollinatrici macinano chilometri avanti e indietro, “campionando” così gli inquinanti. Essendo pelose, si comportano come spugne e il loro corpo si sporca con le polveri atmosferiche. Un altro studio ha preso in considerazione insetti che vivono nei suoli, e che hanno un ruolo fondamentale nel riciclo dei nutrienti i collemboli. Gli sono state somministrate polveri derivanti dalle pastiglie dei freni: una dose bassa, inferiore rispetto al limite che si può rintracciare nel suolo. Si è notato che anche a dosi basse e non letali, negli insetti sorgono comunque problemi nel sistema riproduttivo. Un aspetto importante poiché i campi coltivati si trovano spesso vicini a zone trafficate: la rete stradale ormai permea tutto il territorio e in una zona attraversata dal traffico ci può essere un problema per la salute e per l’ecosistema.