Emergenza educativa, Rapporto Unesco: costruire futuri giusti, equi e sostenibili

Conquiste del Lavoro – Anno 2023 – 30 Dicembre
Tutta la Comunità educante, non solo la Scuola, è chiamata in campo per dare risposte all’emergenza educativa in riferimento alla crisi morale e sociale, alle esigenze della globalizzazione, a un rincorrersi di dinamismi sempre più veloci a causa del gigantesco sviluppo scientifico e tecnologico. Per rinnovare l’educazione è più che mai necessario promuovere un nuovo Contratto Sociale che permetta di riparare le ingiustizie del passato e di costruire futuri più equi e sostenibili. Secondo la Commissione internazionale che ha curato il Rapporto Unesco, un nuovo Contratto Sociale per l’educazione rappresenta l’invito a un’azione collettiva che coinvolga tutte le parti interessate all’istruzione – pubbliche, private e civili – con l’obiettivo di definire l’organizzazione e le finalità del sistema educativo al fine di re-immaginare i nostri futuri insieme. Secondo il nuovo Rapporto Unesco bisogna partire da tre domande: che cosa dobbiamo continuare a fare? Che cosa dobbiamo abbandonare? Che cosa deve essere inventato da capo in modo creativo? Se ne è parlato alla presentazione del Rapporto della Commissione sui Futuri dell’Educazione dell’Unesco, lo scorso 6 dicembre alla Camera dei Deputati. Evento promosso dalla Cattedra Unesco dell’Università Cattolica, in collaborazione con il Gruppo Editoriale La Scuola, con la partecipazione di rappresentanti dell’Unesco e del Ministero dell’Istruzione e del Merito. I paesi più istruiti del mondo sono quelli che stanno accelerando di più il cambiamento climatico. L’umanità si trova di fronte a una difficile situazione e deve fare una scelta urgente di rottura o di svolta: continuare su un percorso insostenibile o radicalmente cambiare rotta, agire con urgenza per cambiare rotta, perché il futuro dell’umanità dipende dal futuro del pianeta, ed entrambi sono a rischio. Di fronte ai rapidi cambiamenti ambientali e sociali, è necessario imprimere un sostanziale cambio di direzione nel modo in cui sono organizzati i sistemi scolastici e ripensare gli obiettivi che essi si prefiggono. Dal Rapporto emerge l’urgenza di dare maggiore importanza all’ecologia; di fornire alle studentesse e agli studenti gli strumenti critici per individuare la disinformazione, i pregiudizi e le idee preconcette; rafforzare la cooperazione pedagogica tra i diversi attori coinvolti nel processo educativo e migliorare la professionalizzazione del corpo docente. Il documento Unesco presenta approfondimenti sulle tecnologie digitali, sul cambiamento climatico, sull’arretramento della democrazia e sulla polarizzazione sociale, nonché sul futuro incerto del lavoro. L’obiettivo non è solo avviare un dialogo sull’educazione aperto a tutti e stimolare riflessioni, ma anche spronare ciascuno di noi all’azione. Sostiene, soprattutto, che è attraverso milioni di atti individuali e collettivi di coraggio, leadership, resistenza, creatività e cura che cambieremo rotta e trasformeremo l’educa zione per costruire futuri giusti, equi e sostenibili.