Direttiva Ue e nuove norme: Italia pioniere nella sicurezza delle reti idriche

Conquiste del Lavoro – Anno 2024 – 20 Luglio
L’acqua è essenziale per il benessere del corpo e per la nostra salute. Il primo rapporto del Centro Nazionale per la Sicurezza delle Acque (CeNSiA) dell’Istituto Superiore di Sanità conferma che l’acqua potabile nelle case italiane è sicura e sostenibile. Negli ultimi tre anni, quasi il 100% delle analisi hanno rispettato i parametri di legge. Questo risultato è basato su oltre 2,5 milioni di analisi condotte tra il 2020 e il 2022 in 18 Regioni e Province Autonome, coprendo oltre il 90% della popolazione italiana. La conformità media nazionale è stata del 99,1% per i parametri sanitari microbiologici e chimici, e del 98,4% per i parametri indicatori, che riguardano variazioni di qualità non direttamente legate alla salute. Tutte le Regioni hanno mostrato percentuali di conformità superiori al 95%, con l’Emilia-Romagna che si distingue come la migliore, seguita da Veneto e Piemonte. Le Province Autonome di Trento e Bolzano hanno registrato i tassi più bassi di conformità per i parametri sanitari, mentre l’Umbria e la PA di Trento sono risultate meno conformi per i parametri indicatori. Le non conformità dell’acqua potabile in Italia sono limitate e riguardano contaminazioni microbiologiche locali (Enterococchi, Escherichia coli) e contaminazioni ambientali (coliformi). Alcune aree presentano ancora problemi legati a elementi naturali come fluoro e arsenico, spesso dovuti a gestioni idriche inefficienti. Tuttavia, queste irregolarità dimostrano l’efficacia del sistema di controllo, che adotta misure di massima precauzione per prevenire esposizioni pericolose. Rocco Bellantone, Presidente dell’ISS, sottolinea che l’acqua potabile in Italia è sicura e costantemente monitorata, conforme quasi al 100% ai parametri di legge, con una gestione efficace delle non conformità. Questo è cruciale, dato che quasi un terzo degli italiani non si fida dell’acqua del proprio rubinetto, secondo l’Istat. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha evidenziato l’importante lavoro svolto per contribuire alla direttiva UE 2020/2184 sulla qualità dell’acqua potabile e il suo recepimento nel Decreto Legislativo n. 18 del 2023. Questo ha creato una normativa solida che protegge la salute umana e promuove l’accesso a acqua sicura e pulita. È stato introdotto un approccio basato sul rischio ambientale, includendo obblighi per la sicurezza delle reti idriche in edifici prioritari come ospedali, RSA, scuole e carceri. L’Italia, inoltre, ha avuto un ruolo importante nel chiedere in sede europea di costruire una normativa che sia ancora più stringente sulla qualità e la sicurezza dell’acqua potabile. La pubblicazione del rapporto è il primo passo verso la costruzione di una ‘anagrafe dell’acqua’, con l’obiettivo di mettere a disposizione del pubblico tutti i dati sulle caratteristiche dell’acqua potabile nella propria zona. In occasione della pubblicazione del rapporto l’ISS ha anche messo a disposizione un video e un sito dedicato con tutte le informazioni utili sull’acqua.