Al centro la persona: nasce la Carta che mette l’anima nella cura

LA CAPITALE HA OSPITATO IL GIUBILEO DEGLI AMMALATI E DEL MONDO DELLA SALUTE
Conquiste del Lavoro – Anno 2025 – 19 Aprile –
Roma diventa il cuore pulsante della riflessione etica sulla salute. Il 5 e 6 aprile 2025, nella cornice dell’Anno Giubilare, la Capitale ha ospitato il Giubileo degli Ammalati e del Mondo della Sanità, un evento che è andato oltre la celebrazione, trasformandosi in un laboratorio di pensiero e azione. Una due giorni intensa, in cui professionisti della salute, cittadini, istituzioni e associazioni si sono incontrati per riscoprire il senso più profondo della cura: non un atto tecnico, ma una relazione che custodisce, accompagna e trasforma. Al centro di questo appuntamento, la presentazione della Carta Valoriale del Mondo della Salute, un vero manifesto etico che si candida a diventare bussola per chi, ogni giorno, si prende cura degli altri. Frutto di un lavoro corale, sottoscritto dai Presidenti delle Federazioni e dei Consigli nazionali delle professioni sanitarie, la Carta punta a costruire un nuovo orizzonte culturale in cui la salute non sia solo un diritto, ma anche una responsabilità collettiva. Il testo introduce parole forti, che diventano impegni concreti: La Persona, al centro della cura, con la sua unicità e umanità. La Dignità, rispetto inviolabile della persona, sempre. La Cura, gesto unico, ma soprattutto premura e attenzione. La Salute, benessere globale, non solo assenza di malattia. La Relazione, con empatia, ascolto, dialogo tra curante e paziente. La Competenza, con l’aggiornamento continuo e uso consapevole del sapere. La Responsabilità e l’agire per il bene comune con consapevolezza etica. La Libertà e l’auto determinazione del paziente e coscienza del professionista. L’Equità, con le giuste cure, accessibili, calibrate sui bisogni. La Multidisciplinarietà, lavoro di squadra per una cura integrata. Ogni parola è una dichiarazione d’intenti, un tassello per ricostruire un sistema sanitario più umano, giusto e integrato. Non si parla più solo di malattia, ma di benessere globale: fisico, mentale, spirituale, sociale e ambientale. È un cambio di paradigma: la medicina torna a guardare in faccia l’essere umano, nella sua totalità, con le sue fragilità, speranze e diritti. La Carta non si limita a fissare principi: è uno strumento educativo, un richiamo etico quotidiano, un invito a non perdere mai di vista il perché del proprio lavoro. Un documento vivo, che vuole accompagnare ogni scelta, ogni gesto, ogni parola spesa in corsia, in ambulatorio, nei servizi territoriali. Il Giubileo della Sanità ha rilanciato il valore della cura come atto civile e spirituale. In un mondo che tende a ridurre tutto a numeri, la Carta Valoriale ricorda che ogni paziente è una storia, ogni professionista è un ponte tra sofferenza e speranza. “ Ogni scelta nel mondo della salute – si legge nella Carta – contribuisce a veicolare un’i dea di persona e di vita buona.” Da queste parole forti e luminose, il mondo della sanità riparte: con più consapevolezza, più responsabilità, più umanità. Perché prendersi cura non è solo un mestiere. È una vocazione.