Media, tecnologia e salute: intrecci per la crescita delle comunità

Conquiste del Lavoro – Anno 2024 – 6 Aprile
In passato, i medici compivano visite domiciliari, ma come molti altri settori, anche la medicina è stata travolta dalla rivoluzione tecnologica. L’ampia gamma di servizi sanitari online, le app per il monitoraggio delle condizioni dei malati cronici e i portali per prenotare visite ed esami sono diventati innumerevoli. Se da un lato la digitalizzazione può offrire vantaggi a certi segmenti della popolazione, dall’altro c’è il rischio di ampliare il divario tra coloro che possono accedere a questi strumenti tecnologici e chi ne è privo. Secondo la Commissione Europea in Italia è ancora bassa la percentuale di persone che ricorrono al Fascicolo sanitario elettronico: nel 2022 lo ha utilizzato il 57% dei pazienti e il 35% dei cittadini, mentre solo il 40% dei medici ha usato servizi di telemedicina. In altre parole, avere accesso a nuove tecnologie non è sufficiente: occorre possedere le giuste competenze per saperle utilizzare. È qui che entra in gioco la Digital Health Literacy, ovvero l’alfabetizzazione digitale sanitaria utile per mettere cittadini e pazienti nelle condizioni di partecipare alle trasformazioni digitali che stanno rivoluzionando la sanità. L’alfabetizzazione digitale (DL) è la capacità di bambini e adulti di utilizzare le tecnologie digitali e di comprenderne i rischi. Si riferisce non solo alle competenze tecniche necessarie per utilizzare e accedere agli strumenti digitali, ma anche alla capacità di navigare in modo critico e consapevole negli ambienti online. Allo stesso modo l’alfabetizzazione alla salute (HL) la capacità di ottenere, leggere, comprendere e utilizzare le informazioni di salute per prendere decisioni appropriate e informate. L’alfabetizzazione digitale alla salute (DHL), quindi, può essere considerata come la convergenza delle competenze di alfabetizzazione digitale e alfabetizzazione alla salute. Un progetto interessante è stato presentato presso le Alte Scuole in Media, Comunicazione dell’Università Cattolica, definito “Health Communication Monitor” ha posto l’accento su come la pandemia abbia reso evidente l’importanza dei media, quali mezzi per la tutela della salute, diventando sempre più strumenti di cura. Altro aspetto è la partecipazione del paziente, il patient engagement. Viviamo un rinnovamento tecnologico che avrà grande impatto sulla salute dei cittadini, che dovrà essere accompagnato da un rapido sviluppo di competenze tecniche, informatiche, digitali e tecnologiche e con una formazione specifica degli attori della salute e delle nuove generazioni. Inoltre, sarà necessario rafforzare il ruolo del medico, figura centrale, per aiutare i pazienti, sempre più informati e preparati, sia nel percorso terapeutico che nel riconoscere le fake news. Quali abilità sono necessarie per i cittadini? Un progetto dalla Fondazione Cariplo ha evidenziato le sfide e i vantaggi che la digitalizzazione dei servizi sanitari comporterà per una fascia particolarmente vulnerabile come quella degli anziani.