Ministero della salute: Rocco Bellantone alla guida dell’Istituto Superiore di Sanità

Conquiste del Lavoro – Anno 2023 – 16 Settembre
Sarà Rocco Bellantone, nato a Villa San Giovanni (Reggio Calabria), endocrinologo, professore ordinario di Chirurgia Generale all’Università Cattolica, e membro del Consiglio Superiore di Sanità (già preside della facoltà di Medicina dell’università Cattolica di Roma), alla guida dell’Istituto superiore di sanità. Il ministro Orazio Schillaci lo ha nominato con proprio decreto commissario straordinario dell’Istituto per un periodo di sei mesi e comunque fino alla nomina del nuovo Presidente: ‘Il commissario straordinario assume i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione’, si legge nella nota diramata dal ministero della Salute. Un anno fa, durante le trattative per la composizione del governo, era stato fatto il nome di Bellantone come possibile ministro della Salute, ma alla fine aveva prevalso Orazio Schillaci. Il suo curriculum oltre a quanto già detto, in carriera ha effettuato oltre 20.000 interventi chirurgici come primo operatore di media e alta chirurgia. È stato inoltre, tra gli ideatori di una nuova tecnica di chirurgia tiroidea con approccio video-assistito, che gli ha valso un esteso riconoscimento a livello internazionale. Editor e autore di oltre 300 capitoli di trattati di Chirurgia Generale, autore di circa 600 lavori scientifici e un H-Index di 49, con 7.167 citazioni: questi solo alcuni degli spunti legati al curriculum di Bellantone, indicato nella nota del ministero come ‘una delle personalità appartenenti alla comunità scientifica, dotato di alta e riconosciuta professionalità’. ‘Sono onorato e grato al ministro’ della Salute Orazio Schillaci ‘per la fiducia che ha dimostrato nei miei confronti, ma tengo a sottolineare e a ribadire che c’è un’audizione parlamentare ancora e poi una decisione del Consiglio dei ministri’, le prime parole di Bellantone ai microfoni dell’Adnkronos Salute. “Cosa rappresenta l’Iss per gli uomini di scienza e di medicina? La prima parola che mi viene in mente è: un tempio. Un tempio che va difeso e portato a livelli ancora più alti di quelli che già ha’. Il suo compito – continua – sarà quello di ‘facilitare il lavoro delle duemila persone che operano in maniera eccellente per la sanità italiana. L’abbiamo visto col Covid, ma non solo: ci sono tante situazioni di grandissima eccellenza in quell’istituto che vanno assolutamente difese’. Bellantone prende il posto di Brusaferro, quest’ultimo a capo dell’Istituto dal 7 gennaio 2019, e che ha attraversato gli anni più duri della pandemia. Un lungo applauso e parole di riconoscenza per l’operato, da parte dei direttori al Presidente uscente, con l’apprezzamento per ‘l’impegno’ e ‘l’onestà’: ‘In questi 4 anni – racconta abbiamo traguardato assieme diverse trasformazioni ed evoluzioni organizzative, amministrative e strutturali dopo averle concordate nell’autunno 2019. Iss ha acquisito nuove competenze e partecipazioni a reti nazionali e internazionali ed è attore protagonista nel gestire alcune delle progettualità nazionali ed europee più rilevanti per la salute del Paese’.