
La sfida delle cure palliative in Italia: carenza di operatori e aumento della domanda

Conquiste del Lavoro – Anno 2024 – 6 Aprile
L’ OMS, raccomanda l’accesso alle cure palliative (CP) a tutti i pazienti con malattie croniche degenerative ad evoluzione infausta che ne hanno necessità e non soltanto a quelli affetti da cancro. Le CP non sono più riservate solo alle fasi più avanzate o terminali di malattia e devono essere garantite in tutti i setting di cura (ospedale, ambulatorio, casa, hospice, strutture residenziali); la legge 38/2010 e i provvedimenti legislativi successivi sia a livello nazionale che regionale hanno recepito e confermato queste indicazioni. I servizi dedicati alla cura ed assistenza dei pazienti affetti da patologie croniche degenerative a domicilio rappresentano oggi un elemento strategico nello sviluppo di una medicina di prossimità che operi secondo principi di continuità assistenziale, unitarietà dei percorsi, integrazione dei servizi, sostenibilità economica. La sfida è rappresentata dal raggiungimento degli obiettivi delle CP per un numero crescente di pazienti, collegato soprattutto all’invecchia mento della popolazione nel nostro Paese, che però incontra numerosi ostacoli, fra i quali una carenza generale di operatori sanitari con qualifiche e competenze specifiche nelle CP. I responsabili delle organizza- zioni sanitarie si trovano di fronte al difficile compito di trovare il giusto equilibrio tra sostenibilità economica e processi di cura che assicurino risultati positivi per i pazienti. Ogni anno, nel nostro Paese, tra le 450 e le 540 mila persone hanno bisogno di cure palliative nel loro ultimo periodo di vita; oltre un terzo di queste persone presentano bisogni di complessità elevata, che richiedono l’intervento di equipe specialistiche di cure palliative nei diversi luoghi di cura (casa, hospice, ospedale, strutture residenziali). È un numero consistente e che si prevede in crescita costante nei prossimi anni. Dati emersi dalla Società Italiana di Cure Palliative (Sicp), che propone uno standard di personale medico e infermieristico per i servizi specialistici di cure palliative che operano nelle Reti Locali di Cure Palliative per gli adulti del nostro Paese. Emerge inoltre che al bisogno di cure palliative specialistiche a domicilio fanno fronte circa 750 medici palliativisti, (quando ne servirebbero 1.600 con un deficit quindi di oltre il 50% rispetto alle necessità), e circa 1.500 infermieri (contro un bisogno stimato di 4.550 e una carenza, dunque, di 3.050 unità, pari al 66%). La copertura del bisogno di cure palliative è tra gli obiettivi della Mission n.6.1 del Pnrr. Una grande opportunità per il Ssn dare seguito ai seguenti riferimenti legislativi: l’applicazione della Legge 106/2021 che chiede alle Regioni di completare l’articolazione delle Reti di cure palliative entro il 2025, il DM 77/22 che definisce il ruolo di tali Reti nel panorama ampio di una sanità territoriale rinnovata, ed infine con la Legge 197/2022 che fissa l’obiettivo della presa in carico del 90% del bisogno di cure palliative da raggiungere entro il 2028.