Professione infermiere: quale futuro

Conquiste del Lavoro – Anno 2023 – 25 Marzo
A colloquio con MAURIZIO ZEGA, Presidente Ordine Infermieri di Roma
Presidente, nonostante i percorsi di carriera e l’introduzione di nuovi modelli assistenziali e ruoli infermieristici, si fa i conti con una scarsa attrattività della professione…
Si`, diciamo che il problema attrattività della professione è un problema che ha una lunga storia. Le varie forme di supporto alla professione infermieristica prima gli OTA, poi gli OSS, sono figlie appunto di curve in riduzione importante dell’interesse da parte dei giovani verso una professione come quella Infermieristica. Stiamo parlando di 30 anni fa che nasce il problema. Sicuramente qualcosa nei contratti, soprattutto in quello pubblico si è cercato di stratificare le competenze infermieristiche, ma la strada e` ancora molto lunga.
All’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza, nella missione 6 (Salute) “viene attribuito un ruolo di primo piano all’infermiere di famiglia e di comunità
La figura dell’infermiere di famiglia e comunità è centrale del cambio di paradigma che il PNR nella missione 6 ha messo in campo. Ora pero`,bisognerà vedere come dalla teoria, riusciremo a tradurlo in pratica. Come ripeto sempre a tutti, se un infermiere è in grado di gestire un soggetto acuto in ospedale, ricoverato in reparto di degenza ordinaria, instabile dal punto di vista clinico, e monitora lo stato di salute 24 ore su 24, mi chiedo perchè mai allo stesso modo un soggetto sano, a domicilio per monitorare uno stato di salute cronico non possa essere gestito da un infermiere. Saranno fondamentali, i modi con i quali le amministrazioni e la politica in generale, intenderanno inserire questa figura. Si abbia finalmente sia il coraggio di cambiare le modalità` di risposta sanitaria, oppure sarà un ulteriore elemento inutile per risolvere i problemi della sanità territoriale, oggi praticamente assente, così come purtroppo la pandemia ci ha dimostrato.
Il 12 Marzo è stata la giornata contro la violenza sui sanitari. Anche gli infermieri sono sempre più spesso vittime di episodi violenza
Il problema della violenza sugli operatori e` un problema fondamentale. Come Ordine di Roma, dopo l’ultimo evento, abbiamo chiesto con forza che alle figure infermieristiche venga riconosciuto lo status di pubblico ufficiale. Questo non perchè all’infermiere interessi essere pubblico ufficiale ma in questo modo ci sarebbe la certezza della pena per coloro che provocano atti di violenza nei confronti degli infermieri, riducendo l’emor ragia di colleghi che stanno lasciando gli ambienti dell’emergenza, dove sono maggiormente frequenti questi episodi. L’emorragia purtroppo, riguarda proprio la professione infermieristica in generale. Abbiamo molti colleghi che lasciano la professione, e molti che non la iniziano neanche. E’veramente lontano dalla mente di qualsiasi di persona andare a fare una professione costantemente sotto staffata, fisicamente molto dura, anche come impatto emotivo, sotto pagata, mettendo in conto di subire violenze. Deve cambiare il modo di vedere questa professione. Soltanto dando un ruolo chiaro è definito al professionista lo aiutiamo a crescere e aiutiamo il sistema sanitario nazionale a continuare ad offrire le risposte che il cittadino si aspetta”.