Disuguaglianze nell’accesso alle cure: sanità cattolica parte della risposta

Conquiste del Lavoro – Anno 2023 – 6 Maggio
Rispondere alla domanda di salute dei più poveri, degli esclusi e di quanti vedono disattesi i loro bisogni”. Questa la denuncia di qualche settimana fa di Papà Francesco all’ARIS (Associazione Istituti Socio-Sanitari). Il rilancio della sanità cattolica in Italia, passa attraverso la necessità di rispondere a questi bisogni. Una tappa storica per la sanità cattolica italiana, quella tenutasi nel gennaio scorso al Serafico di Assisi, in occasione della prima Assemblea di indirizzo della Fondazione Samaritanus, nata dalla collaborazione tra Aris e Uneba. L’obiettivo, trovare un punto di convergenza tra le realtà sanitarie, socio- sanitarie e socio-assistenziali cattoliche e di ispirazione cristiana. Le due associazioni tra l’altro, sono le principali rappresentanti dell’ospedalità e degli Istituti Socio Sanitari cattolici, e gestiscono in Italia, circa 110mila posti letto. Una risorsa fondamentale come dichiarato dal Ministro della Salute Orazio Schillaci, durante un recente incontro con la Presidenza Nazionale dell’ARIS. Già nel 2021, anche il Santo Padre aveva istituito una Fondazione per la Sanità Cattolica, per dare sostegno economico alle strutture sanitarie della Chiesa. La Fondazione, quale Ente collegato alla Santa Sede, si regge secondo leggi canoniche e norme speciali che regolano gli Enti della Santa Sede. L’APSA (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica), provvede al suo governo e a quanto l’ente necessiti per il suo funzionamento. L’organigramma della Fondazione, presenta al vertice Mons. Nunzio Galantino accompagnato da Fabio Gasperini con il ruolo di Segretario. I Membri del Consiglio di amministrazione individuati dal Santo Padre sono personalità di grande rilevanza e di sicura competenza. Da Sergio Alfieri, Professore Ordinario di Chirurgia Generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore passando per Chiara Gibertoni, Direttore Generale del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi, con Maximino Caballero Ledo, Segretario Generale della Segreteria per l’Economia. “Il ritorno della povertà di salute sta assumendo proporzioni importanti, cosi Il Papa all’ARIS sottolineando inoltre come “ci siano persone che per scarsità di mezzi non riescono a curarsi, per le quali anche il pagamento di un ticket è un problema” e “ci sono persone che hanno difficoltà di accesso ai servizi sanitari a causa di lunghissime liste d’attesa, anche per visite urgenti e necessarie”. “La Chiesa” – conclude il Papa – “è chiamata a rispondere al bisogno degli esclusi, unendo competenze e risorse e rifuggendo ogni spirito concorrenziale”. La Sanità Cattolica è certamente una risorsa fondamentale del SSN, ma solo parte della soluzione ai bisogni dei cittadini. La convinzione, è che la risposta concreta, avvenga attraverso il supporto di tutto il SSN. Determinanti, i suoi principi di Universalità, Equità e uguaglianza presenti nella legge n.833 del 1978 a garanzia di una maggiore incisività verso la risoluzione delle disuguaglianze nell’accesso alle cure.