Pnrr: una occasione straordinaria per il rilancio della sanità

Intervista a Stefano Benigni, vice segretario nazionale di Forza Italia e membro Commissione Affari sociali alla Camera
Onorevole, ciascuno di noi alle prese con la prenotazione di una visita medica, esame diagnostico sa bene come funziona: o paghi o ti arrangi. Finora nessuna analisi concreta sulle liste d’attesa con numeri attendibili. Sui siti delle Regioni vengono pubblicati migliaia di dati, ognuna utilizza il proprio criterio di raccolta, senza una linea guida comune.
La riduzione delle liste di attesa rappresenta una priorità per il governo. La legge di bilancio ha rappresentato una chiara inversione di rotta rispetto agli esecutivi precedenti, perché ha finalmente messo al centro il diritto alla salute dei cittadini: abbiamo destinato, in 3 anni, 11,2 miliardi di euro in più al fondo sanitario. Per abbattere le liste di attesa siamo intervenuti su più fronti, a partire da un aumento della tariffa oraria per le prestazioni aggiuntive di medici e infermieri: 100 euro per i primi e 60 per i secondi, per una spesa complessiva di 280 milioni di euro. Sono stati poi rifinanziati i piani operativi per l’ab battimento delle liste d’attesa e abbiamo incrementato il tetto di spesa posto per gli acquisti di prestazioni di specialistica ambulatoriale e assistenza ospedaliera da privati accreditati dell’1% per l’anno in corso, del 3% per il 2025 e del 4% per il 2026. C’è ancora tanto da fare, ma dopo anni di tagli e immobilismo abbiamo dato risposte concrete.
Nove milioni di italiani vivono con disturbi mentali. Solo 777mila sono seguiti dai Dipartimenti di Salute Mentale. Un problema di sottodiagnosi, lo stigma ancora presente, tengono ancora troppe persone lontane dalle strutture di cura.
La salute mentale è importante quanto quella fisica. Forza Italia si è battuta per rifinanziare anche quest’anno il Bonus Psicologo, un aiuto ai cittadini per pagare le sessioni di psicoterapia presso gli specialisti privati. Una misura che rientra nell’ambito di una strategia complessiva su cui si è impegnata tutta la maggioranza, anche con le attività del tavolo di lavoro per la salute mentale istituito presso il ministero della Salute. È necessario potenziare la rete dei servizi territoriali e offrire supporto ai più giovani, introducendo, ad esempio, la figura dello psicologo scolastico. Su questo, abbiamo presentato una proposta di legge che speriamo possa essere approvata al più presto.
Quinta rata Pnrr in vista per l’Italia. La Missione Salute è una grande opportunità per il SSN. L’attuazione passa dalla riorganizzazione territoriale, oltre al supporto delle Regioni meridionali per colmare gap esistenti con il Nord.
Il PNRR rappresenta una occasione straordinaria per il rilancio della sanità. Il SSN è tra i migliori al mondo, ma sono cambiate le esigenze della popolazione, con l’aumento dell’aspettativa di vita e della diffusione di malattie cronico-degenerative. Dobbiamo sfruttare al massimo i fondi del Piano per offrire servizi migliori e rendere più moderno il sistema sanitario. Con la rimodulazione della missione 6 del PNRR sono aumentate le risorse destinate alla telemedicina, uno strumento fondamentale per superare il gap e le diseguaglianze nell’accesso alle cure tra il Nord e il Sud del Paese ma anche tra comuni grandi e piccoli, e all’assistenza domiciliare. Risorse che rinforzano gli interventi per la piena attuazione dell’assistenza di prossimità e gestione della cronicità, e che saranno fondamentali per rispondere alle necessità delle fasce più vulnerabili della popolazione.
L’Agenas sull’attuazione del DM 77/2022 dice che le Case e Ospedali di Comunità, sono molte di meno rispetto a quelli da attivare entro il 2026 quale target PNRR.
I cittadini chiedono sanità territoriale e assistenza domiciliare. Necessaria investire sui medici di famiglia e infermieri. Stiamo lavorando per riorganizzare e rendere più efficiente ed integrata la medicina territoriale, assegnando un ruolo chiave ai medici di famiglia, oltre che delle Case e degli Ospedali di Comunità. Nella legge di bilancio abbiamo stanziato 250 milioni di euro per il 2025 e 350 milioni di euro dal 2026 per il reclutamento del personale, dipendente e convenzionato. Sono state poi garantite risorse importanti per il rinnovo dei contratti degli operatori sanitari e, tra i collegati alla manovra, abbiamo inserito due disegni di legge proprio per rinforzare l’assistenza territoriale e ospedaliera e per la riforma delle professioni sanitarie. Poi ci sono i fondi del PNRR. Abbiamo tutti gli elementi per invertire davvero la rotta e avere un sistema sanitario ancora più efficiente in tutto il Paese.